LA SUPPOSTA INCOERENZA DI REGOLA 19
Negli ultimi giorni, sul gruppo Facebook di R19, un utente ha formulato delle accuse precise nei confronti di Regola 19 paventando una supposta incoerenza nelle strategie comunicative portate avanti durante l’ultima campagna elettorale nazionale; questo attacco è stato scatenato da alcuni articoli, a firma del sottoscritto, nei quali si criticava l’operato del Direttore Tecnico (?) delle Squadre Nazionali maschili, Riccardo Trillini, e non solo di quest’ultimo.
Ma veniamo ad analizzare le interessanti considerazioni dell’utente di cui sopra riportandole ad una ad una e cercando di formulare una replica motivata alle suddette accuse.
“Avete predicato per anni, per poi razzolare ...”
Quindi Regola 19 predica bene e razzola male. Vediamo perché.
“Per mesi avete declamato, sui costi esplosi nella passata gestione, in primis del Campus, su quanto non fosse nemmeno chiaro, quanto prendevano tutti i preparatori che gravitavano in questo progetto. Poi vi siete alleati proprio con la passata gestione. Io ho ascoltato le dirette dei candidati durante il periodo elettorale, mai nessuno che abbia detto: abbiamo speso molto, abbiamo raccolto poco. E adesso, tutto d’un tratto, tornate ad attaccare il "Commissario Tecnico. … durante la fase di candidatura, non vi siete esposti come prima su alcune tematiche, e solo ora tornate a farlo."
È dal 2017, in maniera continua (ribadisco: ININTERROTTAMENTE) che critico Riccardo Trillini a ragion veduta (ho lavorato accanto a lui per quattro mesi). L'alleanza con PARTE DELLA PASSATA GESTIONE, ampiamente motivata e condivisa con le società legate a R19, prevedeva la gestione di alcuni settori della FIGH da parte di componenti di R19 (a titolo gratuito). Ribadisco ancora una volta che il Campus (come al tempo Futura) non è un progetto sbagliato, l'errore è di non aver messo le persone giuste al posto giusto e di non aver formulato una programmazione, anche economica, chiara e percepibile (comunque la parte tecnica era tutta in mano a una sola persona, Trillini, quella relativa alla programmazione a due, Loria e Trillini).
L’accordo con “Seconda Fase” è stato ufficializzato mercoledì 5 giugno (https://www.regola19.it/news/397130763782/r19-insieme-con-seconda-fase-per-una-governance-piu-stabile), dieci giorni prima delle elezioni nazionali (domenica 16 giugno); durante questo periodo Anna Lattuca (14 giugno, https://www.regola19.it/news/534569717254/lattuca-nuova-figh-ecco-le-mie-proposte-per-il-settore-femminile) e Francesco Fanti (15 giugno, https://www.regola19.it/news/259691810310/nuova-figh-le-proposte-di-francesco-fanti) hanno formulato precise proposte targate R19 riguardo ad alcuni temi relativi alla Pallamano italiana (tra i quali il settore femminile); è stata fatta anche una Diretta Facebook R19 (12 giugno, https://www.facebook.com/photo/?fbid=1121649312382265&set=gm.7679619772128288&idorvanity=2071336182956703) alla quale hanno partecipato Rubinetti, Fanti e Lattuca e nella quale si sono formulate ulteriori proposte e soluzioni riguardanti la FIGH. Insomma, tutto ciò per dire che non esiste solo il Campus Italia, Trillini e Loria, sulle cui gesta Regola 19 ha ampiamente, e da tempo immemore, preso una netta posizione; in altre parole, secondo questo utente, la colpa di Regola 19 sarebbe quella di non aver parlato di Trillini per dieci giorni. Del resto si è tornato a parlare di Trillini in occasione delle due manifestazioni M20 EURO ed M18 EURO, quale migliore occasione, visti i risultati conseguiti, per ratificare il fallimento del progetto giovanile targato Loria-Trillini.
L’accordo con “Seconda Fase” si è concluso perché sono state accolte le richieste di R19, cosa che non ha voluto fare Stefano Podini, con il quale per oltre un anno si sono fatte riunioni dal vivo e in videoconferenza.
“Io le dirette le ho seguite, così come ho seguito le dirette di Seconda Fase. E nelle dirette di Seconda Fase, ho visto una netta differenza, anzi, ho visto una totale assenza di analisi sui risultati delle Nazionali, come se fosse un tabù.”
Forse è il caso di rivolgere queste critiche direttamente ai componenti del “Movimento Seconda Fase”, non a Regola 19. Ognuno si prenda le proprie responsabilità.
Per quanto riguarda il Campus “Quali sono i criteri con cui si scelgono i giocatori? I migliori? Chi può? Chi viene rilasciato dal club? Gli atleti dentro e fuori del progetto, sono rivalutati periodicamente oppure no? Chi decide lo staff tecnico? Che budget c’è di spesa? COME MAI NON SI LAVORA NELLA FEMMINILE?”
Rimango senza parole di fronte alla formulazione di queste domande ai componenti di Regola 19, gli unici che hanno denunciato da sempre, finanche all’interno del Consiglio Federale, le anomalie della programmazione e delle scelte fatte per ciò che riguarda il Campus Italia; non sarebbe il caso di rivolgere queste richieste di chiarimento a Loria, Trillini e a quella parte di Consiglio Federale (compresi i Consiglieri della passata “governance”, in parte anche attuali componenti, come per esempio Podini, Sorrenti, Bientinesi, Fiorino, Fanelli) che ha votato sempre a favore delle delibere relative al Campus Italia? Chi c’era e ha dato l’assenso a questa programmazione, è responsabile come e quanto Loria e Trillini.
Ora il problema, secondo questo utente, è la tempistica con la quale è stata portata avanti la formulazione delle critiche, con un buco di (udite, udite!) dieci giorni. Siamo messi malissimo!
Stiamo parlando del nulla cosmico, per il gusto di andare contro a prescindere nel tentativo di far passare Regola 19 una banda dipresuntuosi e arroganti. Ma il giochino, con noi, non funziona. L’importante è andare contro per difendere non si capisce bene cosa (amici? Posizioni acquisite?). Non esiste più un serio confronto per analizzare i fatti, quelli veri, incontestabili e inconfutabili; ognuno porta l’acqua al proprio mulino per partito preso. In questo modo continueremo a galleggiare nella mediocrità assoluta, senza mai mettere in discussione nulla in maniera concreta e propositiva. Va tutto bene! E anche se non fosse così, per favore non fatelo notare a certa gente, a quelle persone che provano fastidio quando gli servi la verità su un piatto d’argento e che attaccano nel tentativo di nascondere o, almeno, edulcorare la realtà dei fatti.
Stanislao Rubinetti