Pittorru: "Regola 19 per crescere nelle scuole e nelle aree più isolate"
Il responsabile tecnico della HC Sassari sposa il movimento di Rubinetti
Gian Mario Pittorru, responsabile tecnico della H.C. Sassari, ha sposato Regola 19. “Con grande cognizione e consapevolezza - ha detto - perché dopo aver maturato una certa delusione per quanto mostrato dal movimento pallamanistico in generale, con alcune cose rivelatesi diverse da quanto ci si aspettava, ad esempio il fatto di non essere riusciti a capitalizzare bene le risorse avute, si è deciso di aderire a Regola 19”.
“E' vero che in democrazia chi vince governa ma i progetti scritti e non scritti dovrebbero essere portati avanti, cosa che non è stato fatto dalla precedente governance. Ne abbiamo parlato con Regola 19 e l'intento comune è stato quello di porre nuovamente l'attenzione, ad esempio, sulle attività scolastiche visto che fra l'altro è un po' anche il nostro mondo. Lavoriamo nelle scuole e nelle Università, di recente abbiamo anche sottoscritto un accordo con l'Università di Sassari e la Figh per avere dei primi livelli per far sì di poter portare avanti questo sport nelle scuole e fare dunque proselitismo. Ma si va ancora a rilento, abbiamo speso denari su vari progetti ma non c’è stato poi un seguito. Ecco perché con Regola 19 questo dialogo può tramutarsi in fatti concreti”.
“In passato ho lavorato con la nazionale femminile alla fine degli anni '90 ma poi gli altri sono andati avanti tipo la Spagna e noi no. Manca purtroppo oggi anche un raccordo con le sedi periferiche del Coni e seppur Sport e Salute possa fare da interlocutore non basta. Ecco perché serva una federazione che parli quotidianamente a tutti e attenzioni, infine, anche il movimento nelle aree più isolate come le nostre isole, laddove non è semplice poter stare al passo di chi vive nelle regioni settentrionali con maggiori opportunità”.