Politica Sportiva

“B CUP” FEMMINILE? E CHE È?

05.11.2024 10:25

Lo sapete che esiste un fantomatico campionato di terza divisione femminile in Italia? Ma non chiamatelo "campionato", non sia mai! E come lo chiamiamo? Torneo? Competizione? No! Lo chiamiamo "B Cup"! Si, perché nella Pallamano italiana targata FIGH, tutto ciò che non è campionato, è Coppa! Basta mettere questa parola magica davanti (o dietro) e tutto andrà alla grande e per il meglio. 
Ma poi, questo nome così altisonante e foriero di successi assicurati, a cosa lo abbiniamo? Ma al settore femminile ovviamente! Ma si dai! Il settore che va per la maggiore, che offre enormi soddisfazioni e che gode di ottima salute. 
Inoltre, quanta bella pubblicità è stata fatta per questa mirabile innovazione di carattere sportivo! Abbiamo visto i giornali pieni di foto, i comunicati stampa pubblicati quasi ogni giorno, i cinegiornali d'altri tempi immortalare le attrici in campo, le interviste a tutto spiano senza soluzione di continuità, tutto accompagnato da roboanti rullìi di tamburi e squilli di trombe. 
Dodici squadre e quattro regioni coinvolte; ricorda molto quanto successo in altra competizione e altro ente sportivo lo scorso anno. Ma che importa? Mica c'è il "copyright"! Mica bisogna avere delle idee all'avanguardia e pionieristiche, basta copiare, et voilà, il gioco è fatto! 
Semmai ci fosse qualcuno che fosse interessato a questa portentosa manifestazione, può collegarsi alla pagina FIGH dell'Area 5 (Toscana-Umbria) e avrà fiumi di articoli sull'evento in questione.
Ora cerchiamo di non essere troppo esigenti, è solo l'inizio di un vero e proprio "Piano Marshall" riguardante il settore femminile. Con ansia e doverosa speranza, al di là di ogni limite, soprattutto al di là delle facoltà conoscitive dell’uomo, o di una realtà data e definita, in religiosa, mistica e trascendente attesa, rimaniamo concentrati sull'evolvere degli eventi, come sempre abbiamo fatto negli ultimi dieci anni e forse più.
Siamo pieni di speranza, aspettiamo, solo questo ci è rimasto da fare.

Stanislao Rubinetti

UNA DEMOCRAZIA PARTECIPATA?