UNA DEMOCRAZIA PARTECIPATA?
Sabato 28 settembre si è svolta a Palermo l’Assemblea Regionale Elettiva della FIGH Sicilia per il quadriennio 2024-2028.
“Un bel momento di democrazia partecipata”, ecco come l’ha definita l’autore di un comunicato stampa della FIGH Sicilia su Facebook (nota pubblicata venerdì 27 settembre).
Vorremmo sottoporre all’attenzione dei nostri lettori alcune domande, poi ognuno è libero di dare la risposta che ritiene opportuna a ciascuna di esse:
sarebbe una democrazia partecipata un sistema sportivo in cui, per la terza volta consecutiva, si presentasse solo un candidato, peraltro sempre lo stesso, alle elezioni regionali presidenziali? Si sono manifestate, sempre e comunque, in maniera chiara, evidente, serena e tranquilla, senza condizionamenti di sorta, condizioni per le quali un potenziale ulteriore candidato potesse effettivamente concorrere all’elezione finale? L’attuale neoeletto Presidente, al quale rivolgiamo i nostri migliori auguri di buon lavoro per il futuro, come avrebbe considerato la presenza di altri candidati alla presidenza?
Sarebbe una democrazia partecipata un sistema sportivo il cui Presidente chiedesse alle società aventi diritto di voto, direttamente, ufficialmente (quindi nero su bianco) e preventivamente, l’elenco dei nomi esatti di coloro che vanno a votare in occasione di un’assemblea elettiva?
Quando sulla pagina ufficiale Facebook della FIGH Sicilia si scrive “In corso di svolgimento, presso lARS, l’Assemblea Regionale Programmatica che vedrà il Movimento Siciliano scegliere il nuovo comitato regionale che guiderà per il prossimo quadriennio Olimpico 2024-2028” e quando il candidato Presidente è solo uno e i candidati consiglieri sono solo quattro, cosa vuol dire esattamente la parola “scegliere”? In cosa consiste concretamente questa scelta quando non esistono alternative?
È possibile conoscere ufficialmente il numero delle società votanti e il numero di quelle assenti?
Era così necessario organizzare l’evento avendo come cornice la maestosità e la bellezza del Palazzo dei Normanni a Palermo? L’imponenza di questo luogo va di pari passo con i reali risultati (ai più sconosciuti, perché mai ufficialmente pubblicati) della pallamano siciliana in rapporto ad altri sport? Tutto ciò potrebbe rappresentare un’inutile esaltazione dell’effimero?
Chiudiamo con una singolare frase riportata sempre sulla pagina ufficiale Facebook della FIGH Sicilia: “La pallamano e la crescita del movimento al primo posto”.
Questo è il modo per mettere le cose al primo posto? Contenti voi, contenti tutti!
Stanislao Rubinetti