Politica Sportiva

GRAZIE PRESIDENTE!

23.08.2024 08:31

“Non è un movimento in crisi quello della Pallamano siciliana”, queste le parole di Sandro Pagaria, Presidente del Comitato Regionale FIGH Sicilia, riportate da “Il Giornale di Sicilia” nell’articolo del 20 agosto 2024 a firma del giornalista Salvatore Matranga. È una puntualizzazione che sente il dovere di fare il Presidente siciliano dopo che cinque società locali hanno rinunciato alla serie A Bronze. Non sia mai passasse l’idea che, in Sicilia, le cose non vadano per il verso giusto. Al contrario! Il Presidente snocciola dati relativi all’attività sportiva che, all’apparenza, sembrerebbero confortanti (in attesa di quelli forniti da Regola 19, che puntualmente ogni anno offre un quadro preciso della situazione locale e nazionale a livello di numeri di società e squadre partecipanti all’attività agonistica).

Tutto apparentemente normale quindi. Un Presidente che si affanna a difendere il suo operato tramite la carta stampata. C’è qualcosa però che ci lascia molto perplessi e cioè la motivazione addotta per giustificare la decisione presa dalle cinque suddette società:” La rinuncia alla A Bronze della maggior parte delle squadre maschili (in realtà di tutte quelle che avevano titolo a partecipare) non va vista come una sconfitta del movimento (siciliano, n.d.r.) ma con (come, n.d.r.) una presa di coscienza da parte delle stesse della bontà della riforma dei campionati”. In realtà, anche nel caso in cui le società avessero riconosciuto il fatto che la riforma fosse una cosa buona e giusta, con la rinuncia a partecipare al prossimo campionato, praticamente hanno bocciato sia la scelta di ridurre al minimo i tempi di implementazione della riforma stessa e sia la formula di transizione di quest’ultima; in altre parole, le società siciliane, e non solo loro, hanno dato un chiaro segnale al Consiglio Federale che non hanno alcuna intenzione di spendere soldi inutilmente. Ecco perché l’intervento di Sandro Pagaria è risultato fuori luogo, inopportuno e completamente al di fuori della realtà dei fatti.

Peraltro non risulta convincente neanche la sua difesa dell’operato del Consiglio Federale (” L’obiettivo del C.F. nazionale è quello di ridurre le differenze tra le varie serie per un verso, mettere nelle condizioni le squadre di arrivare in seconda serie e potere competere tranquillamente con le altre formazioni d’Italia per l’altro”) in quanto da una parte perché le differenze non si riducono diminuendo il numero delle serie o divisioni, dall’altra perché le condizioni per arrivare in seconda serie e la “tranquilla” competizione con le altre formazioni della penisola ci sono tutt’ora (prima della riforma).

Poi c’è un timido accenno alla B Cup femminile senza dare alcuna motivazione a questo nuovo progetto: perché proprio ora? È stato copiato da altre esperienze in contesti al di fuori della FIGH? Chi ha partorito questa idea?

Inoltre, come detto sopra, da parte di Pagaria, c’è un affannoso quanto improbabile tentativo di magnificare i risultati ottenuti durante la sua permanenza a capo del C.R. Sicilia, come a dire “meglio che lo faccia io, prima che qualcun altro mi rovini la festa”.

E infine l’affermazione finale che si vorrebbe far apparire come la ciliegina sulla torta, ma che in realtà è la solita frase snocciolata nel bel mezzo della fiera delle banalità e della vanità:” Dobbiamo puntare di più sulla promozione e sul reclutamento”. Grazie Presidente per avercelo ricordato! Grazie per il suo prezioso e insostituibile contributo!

Stanislao Rubinetti

 

 

LA SUPPOSTA INCOERENZA DI REGOLA 19
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