Chiari: "Regola 19 è sempre stata per la meritocrazia"
Il presidente della Marconi Jumpers spiega le ragioni dell'adesione al movimento di Rubinetti
Rossano Chiari, presidente della Marconi Jumpers di Castelnovo di Sotto (società in provincia di Reggio Emilia) ha sposato il progetto di Regola 19. Ed ha fatto una dettagliata analisi sulle motivazioni che lo hanno portato ad aderire al movimento di Stanislao Rubinetti.
“Ho conosciuto Stanislao Rubinetti durante la partita della nazionale italiana a Faenza (lui era consigliere federale) e mi ha fatto da subito una ottima impressione per la serietà e la capacità di ascoltare le persone. Sono d’accordo con Regola 19 che oltre a disquisire sui programmi, siano importanti le persone da inserire nei giusti ruoli, con criteri di meritocrazia e non di suggestioni clientelari. Negli anni 2000 la pallamano italiana è passata ad un ruolo marginale nello sport italiano a causa di persone sbagliate inserite nei ruoli chiave, a causa della solita distribuzione delle poltrone, con personaggi che hanno pensato solo agli interessi del proprio orticello senza avere una visione globale. Adesso il prossimo mondiale maschile di gennaio che si svolgerà in Croazia, Danimarca e Norvegia, può essere da volano per l’intero movimento: ma chi andrà a gestire i ruoli chiave, dovrà avere una visione totale del movimento e non aver paura a prendere decisioni che possano “disturbare” le società che negli ultimi tempi, hanno dettato legge, imponendo regole fatte ad hoc per i propri interessi".
"Spero anche che ci sia un rilancio del settore femminile, con campionati sostenibili e in questo, anche se non partecipando come società, dobbiamo ringraziare Regola 19 per aver organizzato un torneo di Serie B che ha permesso a diversi sodalizi di poter essere presenti. Tanti dicono che Regola 19 è dalla parte delle piccole società, io invece penso che Regola 19 voglia inserire persone adeguate nei vari ruoli: cosa che a volte può andare contro le stesse “grandi società” e mettere sullo stesso piano tutti”.
Per quanto riguarda la propria esperienza personale, Chiari ha poi aggiunto: “Ho iniziato a giocare a pallamano sin quando frequentavo la Prima Media e da lì sono sempre rimasto dentro questo ambiente. Ho giocato fino a 30 anni, passando dall'allora Serie D fino alla A2 (quella di una volta con due gironi nazionali) con una squadra di ragazzi locali. Poi ho ricoperto per due anni il ruolo di allenatore e sono entrato nello staff societario. Dal 2013 sono diventato il presidente della Marconi Jumpers”.
“Gestiamo gli impianti sportivi (2 palestre e 1 pista esterna) dal 2017 - ancora Chiari - e siamo presenti attualmente in Serie A2 Femminile e Serie A Bronze maschile oltre alla filiera delle squadre giovanili (under 17- 15 —13 maschile e under 13 misto) più l'attività promozionale under 9-11”.
“Pensiamo che avere una “propria casa” in questo periodo sia l’unico modo per poter fare attività sportiva ed essere sostenibili senza dipendere dal supporto di eventuali sponsor che possono condizionarti nel bene e nel male”.